Capitanata in Azione L’urgenza di impegnare la politica a discutere e decidere su quei grandi temi che da troppo tempo sono elusi. Ne cito alcuni: una politica energetica che concorra a diminuire la nostra dipendenza dai mercati internazionali, un programma di riconversione industriale in sintonia con una transizione ecologica che non sia demagogica e garantisca gli interessi economici del Paese, una transizione digitale che contribuisca a ridurre e non ad aumentare le differenze sociali e generazionali, una prevenzione dei rischi naturali con la conseguente messa in sicurezza del territorio, il potenziamento e l’ammodernamento tecnologico delle strutture sanitarie territoriali, in particolare in quelle aree ove è alta la dispersione della popolazione sul territorio, una maggiore efficienza dei servizi erogati a cittadini e imprese da parte della Pubblica amministrazione, un fisco equo che non favorisca l’elusione e l’evasione, che sia corretto con gli onesti e inflessibile con i disonesti. Potrei andare avanti elencando parecchi altri temi (scuola, sicurezza, giustizia, opportunità di lavoro per i giovani, ecc.), ma mi fermo qui in quanto penso di aver ben chiarito quale deve essere la differenza fra l’attuale livello della politica e ciò che serve al Paese.