RETE COMUNITA' LA SOCIETA' A COSTO MARGINALE ZERO
In Commissione Senato si è parlato della Hydrogen Valley che realizzeremo in Provincia di Foggia
Un bel esempio di Comunità Collaborativa e Solidale della Provincia di Foggia.
Il nuovo paradigma dello sviluppo
La rivoluzione culturale, gentile.
Mio Padre è un Albero
Il Mezzogiorno d'Italia non sta a guardare.
Nella progettualità Pro Capitanata per l'utilizzazione dei fondi del Recovery fund prevista la prima tratta in Italia, Foggia - Campobasso - Isernia - Roma, con il treno del futuro realizzato in Puglia. Capsule a lievitazione magnetica consentiranno ai giovani foggiani di raggiungere Roma in poco più di 18 min.
IL SISTEMA TRATTURALE DI CAPITANATA Un efficace sistema di massima integrazione a rete delle cinque città di Capitanata (chiamala come vogliamo : romantica Pentapoli, ovvero Territorio-Snodo di Capitanata, ovvero Sistema poli-urbano integrato di Capitanata, etc,) poteva - e potrebbe ancora - essere certamente quello del coordinamento sovra-territoriale tra i "Piani comunali dei Tratturi". Che, invece, in modo assurdo si è sviluppato autonomamente attraverso cinque autonomi PTC. Contro il caso speciale ed unico dell'originario territorio di Capitanata, essenzialmente e profondamente "tratturale" nella sua visione generale di sempre (transumanza storica e Cerniera radiale di oggi). I cinque Piani comunali dei Tratturi seguono ovviamente la prassi normativa regionale, che non ha previsto, in particolare, i casi "speciali" inderogabili, come quello di Capitanata. Poteva essere questa, invece, una delle più efficaci occasioni per stabilire una prima integrazione territoriale, in particolare pentapolare di Capitanata (la Pentapoli ovviamente in versione moderna). Attraverso una prima serie di "canali verdi attrezzati" e/o integrati (come si dice in gergo), come primo passo di sostenibilità vasta. Policentrica. Di collegamento "lungo", poli-urbano e/o pentapolare, certamente più concreto e visibile di quello attuale, sparpagliato (autonomia urbana disarmante a scala di territorio). Iniziando soprattutto dalla interconnessione ambientale e paesaggistica. Poi con interventi lunghi di successiva funzionalizzazione policentrica interconnessa. Via via sempre più centrifuga, contro la tendenza centripeta delle singole città di Capitanata. Per "misurare il Tavoliere" infinito con riferimenti di relazione urbana dilatata. In particolare urbana-rurale, che ritorna ad essere se stessa. Estesa in un territorio essenzialmente agricolo in attesa di una necessaria e nuova integrazione e non di isolamento particolare di oggi. Anche separando le tematiche agricole da quelle urbane insediative. Ricucendo, così, gli antichi due Poli della identità profonda della Capitanata - la grande estensione e qualità agricola di Capitanata e le antiche "Città contadine" di una volta, oggi riportate ad una funzione generale moderna. Senza snaturare. Per riprendere il discorso del Paesaggio unitario di pianura ed altro - il Patto "città-campagna" del Piano paesaggistico regionale. Il Paesaggio è oggi, dovunque, lo strumento innovativo, "ribaltato", di una nuova generazione della "pianificazione urbanistica sostenibile". Per creare nuova contestualità espansiva, attraverso i canali dei "servizi territoriali" lunghi. Superando la logica dei grandi "Servizi territoriali" come isole autonome, magari ad appannaggio solitario di alcune delle città della Pentapoli. Un "Piano direttore generale" dei singoli "Piani comunali dei Tratturi". Forse in uno al "Piano strutturale territoriale" derivante dal confronto dei cinque "Piani strutturali" (allo stato autonomi, indipendenti) dei PUG comunali in itinere. Se crediamo ad un minimo di possibilità policentrica territoriale (Territorio-Snodo o altro), la interconnessione del "sistema tratturale di Capitanata" può essere un primo passo essenziale, semplice, senza costi aggiuntivi, a fronte di un "progetto di territorio" generale, altrimenti difficoltoso, lungo, costoso. Ho letto, in uno stralcio giornalistico locale di un post di Giuliano Volpe (chiedo scusa per l'assenza sui titoli personali), che Michele Pesante ripropone il tema della valenza "tratturale territoriale unitaria" di Capitanata (tema ripreso ieri a Pescara nell'incontro delle due delegazioni di Italia Nostra di Pescara e Foggia). Contro gli arretramenti regionali in merito (?). Che possibilità esiste sulla effettiva ripresa del dibattito sul "sistema indivisibile" dei Tratturi di Capitanata? Infine. Il primo step di un Piano unitario del "sistema tratturale di Capitanata" diventa anche una prima intuizione di unitarietà generale e profonda del "Progetto Pro Capitanata" in corso, perché il reticolo continuo dei canali tratturali è una necessità primordiale dell'Agricoltura di Capitanata.
Eustacchiofranco Antonucci. 30.11.2015
Capitanata, assieme al treno tram sfuma il cuore della programmazione comunitaria. È mancata una efficace cabina di regia che sostenesse il complesso iter del progetto. Foggia, non può disattendere il ruolo di soggetto capofila, insieme alle altre città della pentapoli (Manfredonia, San Severo, Lucera, Cerignola) della programmazione comunitaria dell’intera Capitanata, tema sollecitato da Geppe Inserra. La programmazione comunitaria non può prescindere da un masterplan, “uno strumento informale, non regolato da specifiche norme di legge, in grado però di esprimere e manifestare in maniera tangibile un’idea condivisa di territorio, di città. Uno strumento-processo che sviluppa, con particolare attenzione, il tema della forma dello spazio collettivo, del ruolo e dell’immagine del territorio, della città quali elementi strategici. (Concetto ripreso dal Masterplan di una città dell’Italia Meridionale – Pescara – tanto cara ad Eustacchio Antonucci)”. Gli agricoltori della Capitanata, che hanno dato vita all’Imprenditore Collettivo, RETE SPAC, grazie alle professionalità che ne fanno parte avevano visto bene allorché si fecero carico di redigere il Masterplan Capitanata. Certo, non avevano la presunzione di aver scritto il Masterplan quello più congruente con le esigenze del territorio ma volevano solo stimolare l’interro Sistema Sociale ad una forma di collaborazione collettiva. Uno strumento indispensabile per lo sviluppo e la crescita, sostenibili, strategici, innovativi e integrati della Capitanata e del suo Capoluogo. Indispensabile per pianificare e programmare anche la mobilità in tutte le sue forme, per il recupero delle infrastrutture presenti e per essere artefici della innovazione anche nel settore del trasporto delle persone e delle merci. Gli agricoltori della Capitanata ritengono che solo così ci si potrà allineare con il Rapporto Svimez 2018.
Foggia 28/03/2019
Michele Pesante Le distanze incompatibili della Regione Puglia.
Foggia-Campobasso 92 Km.
Foggia-Potenza 108 Km.
Foggia-Benevento 112 Km.
Foggia-Avellino 120 Km.
FOGGIA-BARI 136 Km.
Foggia-Isernia 140 Km.
Foggia-Salerno 155 Km.
Foggia -Napoli 175 Km
Foggia-Pescara 192 Km
FOGGIA-TARANTO 216 Km.
FOGGIA-BRINDISI 245 Km.
Foggia-San Benedetto del Tronto(Marche!!) 260 km.
FOGGIA-LECCE 283 Km.
Qualcosa non va. La geografia conta.
Si vede, si sente e si subisce una regione fatta male.
Suggestivo quanto dice Michele Pesante sulla civiltà della Transumanza. Non meno suggestivo il contributo di Federico Massimo Ceschin – “La Mobilità, oggi”.
Capitanata, assieme al treno tram sfuma il cuore della programmazione comunitaria.
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